Resti delle fucine, dei mulini e della pesta da canapa

Attività artigianali che utilizzano la forza motrice dell'acqua nella sua caduta.

Descrizione

Due i principali tratti spondali utilizzati: il più a monte che inizia dalle gole di Garavot un tempo utilizzate per fare riserva d’acqua e per alzare la presa (scavata nella roccia e alla stessa assicurata come sponda per lo sbarramento dell’acqua, fatta di pali sovrapposti): ospitava 6 edifici con non meno di 16 magli a leva, e altrettanti salti e ruote palettate. Le fucine più nuove già dotate di trombe idroeoliche per le attività di forgiatura e plasmatura degli utensili costruiti. Negli anni di fine 700 e poi nei decenni del XIX secolo prestavano la loro opera più di 60 operai. In parallelo a questi opifici lavoravano anche alcuni mulini per la molitura delle granaglie, almeno un torchio per la torchiatura delle noci e ricavarne olio, peste per la battitura della canapa. Le attività di molatura durarono ancora fino agli anni 50 del XX secolo per le produzioni locali di castagne, fagioli e mais/segala.
Più a valle del torrente un’altra importante area era attrezzata di fucine, mulini, peste della canapa; l’ultima fucina costruita in Valchiusella risale al 1861 e lavorò fino al 1948 e ospitò tre generazioni della stessa famiglia intraprendente nel cercare soluzioni tecnologicamente all’avanguardia come l’utilizzo di bronzine metalliche per agevolare la rotazione dell’albero motore. L’ottima manualità affinata nei lavori di tempratura per la produzione di falci resistenti e taglienti venne addirittura utilizzata dalla Fabbrica Olivetti utilizzando questa manodopera tecnicamente preparata alle presse alla fonderia degli stampi. Imprenditori di questo “centro commerciale” ante litteram partecipò addirittura all’esposizione universale di Torino del 1911 riuscendo a procacciarsi lavori di commesse militari. Qui lavoravano ancora ad inizio XX secolo più di 20 persone utili per i lavori di lavorazione canapa, la molatura di cereali, castagne e fagioli diventando importante e strategico punto di scambio commerciale che utilizzava l’antico reticolo sentieristico esistente prima della costruzione della provinciale Traversella-Castellamonte del 1838.

Mappa

Indirizzo: FQ36+RP Alice superiore TO, Italia
Coordinate: 45°27'16,6''N 7°45'42,7''E Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)

Modalità di accesso

Si parcheggia l'auto in Fraz. Gauna e si percorre via Vittorio Emanuele II fino a percorrere la vecchia mulattiera.
Oppure si sosta in prossimità del ponte di Rueglio - Reg. Molini e si percorre la mulattiera in direzione di Issiglio.
Il sentiero risulta essere scosceso, adatto alle famiglie con bambini utilizzando marsupio/zaino porta bimbo.

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